Articolo di Filippo Alfieri su Vivere Ancona del 18 Febbraio 2017
“Vi porto in viaggio sul mio pianoforte”, il cantautore Alessandro Pellegrini porta Ancona alle Muse
“Per me quel ‘qualcosa’ è la musica”. Così Alessandro Pellegrini giovanissimo cantautore ha presentato alle Muse il suo secondo Album ‘Qualcosa’ riscuotendo un grande successo di pubblico.
Grande successo di pubblico per “Qualcosa”, l’inedito album presentato giovedì sera al ridotto delle Muse di Ancona dal giovane cantautore anconetano Alessandro Pellegrini. Si tratta per la precisione del secondo disco. L’artista continua la ricerca iniziata nel suo album d’esordio “Una casa senza scale”, in cui l’autore di canzone in canzone pone vari quesiti su argomenti quanto più disparati tanto più profondi. In questo ultimo lavoro Pellegrini inizia a rispondersi, facendoci scoprire che a grandi domande si possono dare piccole risposte che ci sorprendono per la loro efficacia. Da abile osservatore l’artista si sofferma sul particolare, ribalta la propria prospettiva, e con la sua la nostra, trovando nel particolare, nella sineddoche, la perfetta descrizione del generale, trasformando abilmente un “qualcosa” nel “tutto”. Ecco allora che un foulard diventa un amore travagliato, una ‘anconetanissima’ lanterna rossa uno spunto di riflessione sulle proprie ambizioni e un insetto rovesciato la lotta di ognuno di noi per rimettersi sulle proprie gambe quando qualcosa è andato storto.
“É questo ‘qualcosa’ ad essere il filo conduttore dell’album” spiega Pellegrini alla scrittrice Maria Lampa, intervenuta sul palco per una chiacchierata con l’autore, “questo qualcosa è un particolare, una scheggia, come la vista da una feritoia di un castello, che per ognuno di noi ha un significato diverso e particolare. Per me quel ‘qualcosa’ è la musica e spero che con questo album si capisca”.
Accompagna i brillanti testi la musica mai banale di Pellegrini, che si alterna tra pianoforte e chitarra e condivide il palco con svariati musicisti, creando accostamenti armonici tanto vari quanto gli argomenti toccati da ognuna delle tracce. Rimanendo sempre nel contesto della musica cantautorale italiana Alessandro sperimenta e diverte, riuscendo ad essere sia brioso e leggero come nella spensierata “balla tu”, sia intenso e profondo come richiesto dal testo de “la sera”.
Ma l’apprezzamento più grande è venuto dal pubblico anconetano che riempito il Piccolo delle Muse, insufficiente ad accogliere tutti gli appassionati accorsi. Molti di loro infatti non sono potuti entrare per motivi di sicurezza. “Se questa serata è un punto d’arrivo, che corona lo sforzo del lavoro di produzione dell’album, è anche un punto di partenza, perché queste musiche sanno nuotare, sanno volare e speriamo che raggiungano qualcuno anche oltre questa stanza” assicura Pellegrini.
Il cantautore proseguirà il proprio percorso musicale, sia a livello regionale che nazionale dando l’occasione a chi se lo fosse perso di poter conoscere la sua musica, il tutto alla “guida” del suo pianoforte che come afferma ne “il viaggio”: “un pianoforte sa galleggiare, un pianoforte sai, può anche volare ed io lo so guidare”.